TRISTE EPILOGO, CHIUDE IL GUENDALINA – segui

Se ne va dal Salento anche il Guendalina di Santa Cesarea Terme. Stavolta, dopo il trasloco del lido Samsara di Gallipoli, tocca alla discoteca che ha fatto la storia dell’house e della tecno nel Salento: il tempio della dance con il brand più conosciuto per i giovani sotto i 30 anni. La svolta è degli ultimi giorni. Ad annunciare che la discoteca nata nel lontano 1997 è pronto a fare le valigie è Vincenzo De Robertis, da 15 anni direttore artistico del locale situato sulle scogliere dell’Adriatico tra Castro e Santa Cesarea Terme.

«Meglio Riccione o una capitale europea, qui nel Salento siamo stati lasciati soli»: questo lo sfogo. Tra rabbia, amarezza e delusione. Altri luoghi e altre città che sarebbero già pronte ad accogliere un movimento seguito da migliaia di giovani. Una decisione presa dopo la chiusura di due settimane seguita ad una rissa all’interno del locale all’alba di domenica 28 luglio. Con tanto di richiesta di dissequestro respinta dai giudici. Risultato: meglio andare via. Meglio fare – pur con tutte le diversità del caso – come il Samsara che in Romagna quest’anno sta sfondando con la formula dei beach party.

«Con mio immenso dispiacere lascerò dopo anni una delle location più belle al mondo. Con il Guendalina – afferma il direttore artistico – è qui che abbiamo sognato di trasformare il Salento in Ibiza o Mykonos. È qui, purtroppo, che il mio, il nostro sogno è purtroppo svanito». De Robertis lo dice a denti stretti ed esce allo scoperto dopo la chiusura della discoteca avvenuta per mano del questore di Lecce e, per usare le sue parole, «nel periodo più importante della stagione, con sul groppone un investimento di quasi 700mila euro, soldi, tanti soldi -continua il direttore artistico – utili a realizzare il nostro evento più importante il Pyrex Festival del 14 e 15 agosto».
E’ un fiume in piena l’organizzatore e si sfoga mettendo sul tavolo numeri da capogiro: «Avevamo previsto la presenza di ben 10mila turisti e giovani appassionati di musica provenienti da tutta Europa ai quali abbiamo attraverso i nostri canali che ci siamo visi costretti a comunicare che abbiamo scelto di far saltare le date del 2019 per i motivi ben noti, ed anche la data prevista nel 2020».
Da qui lo sfogo. «Pensiamo seriamente di trasferire il Festival Pyrex ed il brand Guendalina in un’altra parte d’Italia o addirittura all’estero – aggiunge De Robertis – e da tempo realizzare un evento di simile portata in Salento era divenuto un sacrificio enorme per svariate tipologie di problemi: dalla viabilità alla sicurezza a tanti altri problemi che non sto qui ad elencare Abbiamo fatto il possibile per mantenere il Guenda qui dove è nato, ma penso che l’esperienza sia giunta ormai al capolinea».
Episodi su episodi. E un’amara conclusione. «Nel nostro locale, forse l’unico in Italia, è presente una piccola stazione dei carabinieri facente parte della Compagnia di Maglie – conclude il manager – e dal 2002 tutte le nostre serate registrano la loro presenza fissa e tutta una serie di divieti utili garantire la sicurezza, ma forse non la nostra sopravvivenza. Nel nostro locale non è permesso uscire per andare nei parcheggi a bere con alcool di basso livello comprato nei market, chi esce infatti deve ripagare l’ingresso come avviene in tutti i club europei o come avviene al cinema o a teatro. Quello che potevamo fare per mettere in sicurezza il Guenda e i nostri affezionati clienti, noi l’abbiamo fatto. Abbiamo investito tantissimo incassando una perdita colossale, sia noi come imprenditori sia tutti quelli che ruotano attorno al nostro indotto che per il 2019 valeva più di un milione di euro. Mi sento e ci sentiamo di aver rispettato sempre le leggi e di aver fatto sempre di tutto per mettere in sicurezza i clienti – conclude – e oggi resta solo l’amaro in bocca con tutto l’amore e l’affetto per Santa Cesarea Terme. Siamo stati i primi a portare in Puglia icone della dance come David Guetta e Carl Cox. Ma ora non resta che andare via».

Fonte: IL MESSAGGERO

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