Sul medesimo spicchio di marciapiede laddove è la monumentale casa Murolo – oasi in cui hanno creato Ernesto, prima, e Roberto, dopo – è in arrivo uno speciale showcase metropolitano|afromediterraneo. Un set suadente e fisico in cui una band risorge, illumina il suo territorio e chiama all’adunata coloro che osano, che non smettono di intuire, capire, elaborare.
La band si chiama Radical Kitsch: nome estroso, nome-simbolo, nomen omen.
Un ensemble fuori dall’ordinario – ciascuno è autorizzato a intendere la locuzione come meglio e più l’aggrada – che dopo avere sperimentato negli abissi del jazz|rock psichedelico|prog adesso risale a galla. L’attesa è stata necessaria per orientare il binocolo su nuovi ritmi: più personali, più intimi, più ondosi. Così ora è il momento di nuotare in un mare che è soul, electro, dub, e che non trascura tuttavia la volontà di essere psichedelici, autonomi, ballerini. Con fierezza, può darsi, si sarebbe detto demodé.
Poiché Radical Kitsch significa factory che sa roteare con verve tra melodie e ritornelli, tra ballad e inni amorosi, tra viaggi transcontinentali e canto del Sud. Ed è per questa ragione che Radio Yacht diviene un partner privilegiato del progetto. Il timoniere Roberto Barone ha piena fiducia nella corrente sonica e ha accettato l’invito a compiere la rotta assieme. Perciò in tale occasione testimonierà le reali e reciproche motivazioni.
Intanto l’appuntamento in Fonoteca (Via Morghen,31, Napoli), nella ricorrenza allegra di San Valentino, giovedì 14 febbraio ore 18 equivale alla data di nozze del trio con una nuova signora. Sull’altare, eccoli tutti radiosi: Francesco Capriello, Giovanni Conforti, Gianluca Capurro, e lei: Alana Sinkëy.
Felici di affrontare – da oggi in avanti – una strada che manifesta la volontà di essere contemporanei e non dimenticare la genesi. Essere mediterranei in lingua inglese. Essere internazionali suonando il groove di Partenope.
Et voilà: l’esibizione nel ritrovo del Vomero che sposa il buon bere al feeling musicale vedrà i Radical Kitsch proporre i titoli della loro nuova avventura: da Autunno a Gulliver’s Thoughts a Trasformazioni. Fino al sinuoso e effervescente gemellaggio con il passato prossimo del pop-dance napoletano: alias, E mo e mo, cult di mister twist Peppino Di Capri, che è atteso nel locale per un festoso rituale di benedizione al trio