LA MUSICA DANCE E IL NUOVO MILLENNIO, È l’America. Un nuovo genere si affaccia all’alba del decennio che sta per entrare. Parla un linguaggio universale (funky/soul/r&b) e la chiamano Disco Music. Cambierà per sempre il panorama musicale, il modo in cui i produttori si approcciano alla musica, l’uso del basso e della cassa nella batteria. Il modo di entrare nella vita di milioni di persone di tutte le età. Perché è proprio qui il potere della musica. Non ha tempo. Ogni decennio si caratterizza, si evidenzia e lascia un segno. L’elettronica degli anni 80 lascia le orchestre dal vivo e il disk jockey usa le sue conoscenze e le sue esperienze per fondere suoni sintetizzati con altri campionati e nuovi elementi vocali. L’eredità: l’house e la club culture. Gli anni 90 investono e si arricchiscono sulle nuove tendenze, le ramificano aumentandone i bpm, danno vita alla techno. Nascono le discoteche dedicate e nelle charts di tutto il mondo balzano ai primi posti sperimentazioni, testi spensierati, ricampionature di brani del passato. Entra il nuovo millennio. Come una bella e affermata donna trentenne, la dance domina la scena con la sua natura ecclettica. L’house diventa sofisticata, attinge dalle sonorità latine, dalla disco anni settanta, dai filoni degli ottanta, rispolvera la techno dei primi novanta. Grandi personalità danno vita a nuovi generi che come per natura prendono nomi dalle sonorità che li contraddistinguono: la tribal house, l’electroclash, la soulful, la deep. L’avvento del nuovo millennio ha visto i VST a poco a poco sostituirsi agli hardware, ma a quindici anni dall’inizio di questa nuova epoca, la musica dance si riconferma elaborando le idee riprese dal passato e rilavorandole con i mezzi tecnologici del periodo contemporaneo. Non solo. Si riproduce adattandosi al clima, all’altitudine, al colore degli occhi e dei costumi dell’area geografica in cui si afferma. La musica dance si trasforma, si traveste, avvolge il pianeta e non fa distinzioni di sesso, d’età, di religione. Nell’era della rete, il web ha dato uno stop alle stampe e di dischi in cantina non ne troveremo più come un tempo, ma ha reso alla diffusione un significato così totale che ha regalato a tutti, il senso dell’universalità. L’unico forse insito nel suo nome, fin da quando la musica nasce come forma primordiale di comunicazione. Se di sicuro riscontro le case discografiche segnano un calo di vendite, se il business ne risente, i network si amalgamano alla massa e continuano a minare e tentare la commercializzazione di un bene così grande, altrettanto certo è che la condivisione dei tempi moderni non ha avuto eguali nella storia precedente. Violini e fiati dei settanta, le drum machine degli ottanta, i ricordi dei sequencer dei novanta si sono fusi nei generi e sono proprietà della Terra. La musica dance di questo secolo userà tutta la sua storia mixandola e scratchandola solo come i migliori possono, con i mezzi che si ritrova per scriverne altre pagine. Cambierà ancora mille volti, ma ci farà sempre ballare. Tutti intorno a lei.
DR FEELX TOP 20
1. Mark Ronson – Uptown Funk ft. Bruno Mars
2. David Guetta – Dangerous ft Sam Martin
3. The Avener, Phoebe Killdeer- Fade Out Lines
4. Calvin Harris – Outside ft. Ellie Goulding
5. Hozier – Take Me To Church
6. AronChupa – I’m an Albatraoz
7. Martin Solveig & GTA – Intoxicated
8. Sirens Of Lesbos – Long Days, Hot Nights
9. Axwell /\ Ingrosso – Something New
10. Dr. Feelx – Crazy (Joe Lukketti Remix)
11. Alesso – Heroes (we could be) ft. Tove Lo
12. Ariana Grande, The Weeknd – Love Me Harder
13. Clean Bandit & Jess Glynne – Real Love
14. Pep & Rash – Rumors
15. Madonna – Living For Love
16. Jessie J, Ariana Grande, Nicki Minaj – Bang Bang (3LAU Remix)
17. Robin Schulz – Sun Goes Down feat. Jasmine Thompson
18. Dimitri Vegas & Like Mike vs. VINAI – Louder
19. Fritz Kalkbrenner – Back Home
20. Mr. Probz ft. Chris Brown & T.I. – Waves (Robin Schulz Remix)
